Vi vogliamo parlare di Rovaniemi, sì, la capitale della Lapponia Finlandese situata sul 66° parallelo al Circolo Polare Artico. E' conosciuta per lo più per Babbo Natale che accoglie grandi e piccini tutto l'anno, con tutta la magia che accende intorno.
Anche Rovaniemi ha una lunga storia, che forse pochi conoscono: i primi abitanti vi si stabilirono all'età della pietra. L'agricoltura vi ebbe inizio intorno gli anni 750-530 a.C. attirando, intorno al 500 d.C., gli abitanti del sud del paese in cerca di nuove terre da sfruttare.
La cittadina viene citata per la prima volta nei manoscritti ufficiali nel 1453 come un insieme di villaggi di agricoltori ed allevatori di renne che praticavano anche caccia e pesca.
Nel XIX secolo Rovaniemi diventa un importante nodo commerciale per la regione della Lapponia, grazie anche alla febbre dell'oro che attirò migliaia di persone dal resto della Finlandia e della Svezia.
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Durante la Seconda Guerra Mondiale, con l'uscita dei tedeschi dalla Russia, Rovaniemi venne praticamente rasa al suolo. La ricostruzione fu poi affidata al famoso architetto finlandese Alvar Aalto. Come in tutte le sue opere, Aalto concepì una singolare urbanistica di Rovaniemi: l’insieme di tutte le strade forma le corna delle renne.
Tra le testimonianze delle opere di Aalto, spiccano la sala concerti Lappia-talo, il Municipio o la biblioteca. Di grande interesse anche il Korundi, casa della cultura realizzata all’interno di un deposito di bus dismesso.
Rovaniemi e Alvar Aalto
Hugo Alvar Henrik Aalto (Kuortane 3 febbraio 1898 – Helsinki 11 maggio 1976) architetto, designer e accademico finlandese, è stato tra le figure più importanti dell'Architettura del XX secolo.
Figlio di un ingegnere finlandese specializzato in geodesia e cartografia, iniziò la sua attività nello studio del padre. Nel 1916 si trasferì ad Helsinki per frequentare il Politecnico. L’insegnante architetto Armas Lindgren esercitò su di lui una forte influenza.
Nel 1932 Aalto creò una serie di bicchieri con righe circolari sovrapposte, disegnando un chiaroscuro decorativo che aiutava anche nella presa. Nel 1934 le sue creazioni di mobili venivano esposte a Zurigo e Londra e l'anno successivo, insieme alla moglie e Marie Gullischen diede vita al brand Artek attraverso il quale inizio' la produzione e vendita dei suoi mobili.
Espose diverse sue opere in prestigiosi musei in Italia (V Triennale di Milano, 1933), Svizzera (Zurigo), Danimarca (Copenaghen) e Stati Uniti (MOMA). Nel 1936 creò il mitico vaso Savoy.
Nel 1938 il Museum of Modern Art di New York organizzò una mostra con una raccolta delle sue opere.
Nel 1948 partecipò e vinse il concorso per la realizzazione dell'Istituto finlandese per le Pensioni Popolari di Helsinki realizzato fra il 1952-56. In questo grande complesso Aalto sperimentava l'utilizzo di nuovi materiali, tra cui i fonoassorbenti ed un sistema di riscaldamento per irraggiamento.
Fra il 1949-1951 realizzò il municipio di Säynätsalo. In Germania fra il 1958-1963 realizzò il Centro culturale di Wolfsburg e fra 1961-1964 l'Opera di Essen. In Italia progettò invece il centro culturale di Siena (1966) e, sempre nello stesso anno, la chiesa di Riola, vicino a Bologna.
Grazie alle sue opere, ricevette molti prestigiosi riconoscimenti internazionali.
Nel 1967 venne inaugurato il Museo Alvar Aalto a Jyväskylä. Progettato dallo stesso Aalto, il museo cataloga, conserva, espone molte opere dell'architetto finlandese. Il suo ultimo progetto fu quello per l'area universitaria di Reykjavík, in Islanda (1975-1976).
"Si deve sempre ricercare una sintesi degli opposti... Quasi tutti gli incarichi progettuali comprendono decine, spesso centinaia, talvolta migliaia di fattori diversi e contraddittori, riuniti in un'armonia funzionale soltanto dalla volontà dell'uomo. Quest'armonia non può essere raggiunta con strumenti diversi da quelli dell'Arte" (Alvar Aalto).
Qualche foto della vita quotidiana a Rovaniemi negli anni settanta